i racconti di Passo

La moglie è fuori a cena con amici di vecchia data arrivati dall'Inghilterra, praticamente per il momento è inutilizzabile. Allora gli dico ” Vai giù e fra un paio di minuti ti chiamo a lungo, così hai tempo per trovarlo se è in macchina ”. Comincia ad arrabbiarsi perché lui lo ha già cercato. Mi chiede se posso fare qualcosa via internet per bloccare la SIM, avendo io accesso ai suoi dati. Io insisto per chiamarlo se lui va in macchina. Niente da fare, mi dice “non c'è la faccio più a fare le scale e a cercare in auto”. Qui bisogna sapere che questo mio amico è una persona anziana, ha difficoltà di respirazione, specie in questi giorni di afa e umidità nell'aria. In casa si aiuta parecchie ore respirando ossigeno perché ha difficoltà con i suoi vecchi polmoni, rovinati da una vita di fumatore accanito a due pacchetti al giorno. (chi vuol capire capisca !).
In breve restiamo che io faccio qualcosa per bloccare la scheda e gli dico “ Ti farò sapere”.

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Mi collego col sito del gestore telefonico e leggo che oltre a telefonare per il blocco, avrebbe dovuto poi fare denuncia di smarrimento e poi con quella rifarsi dare il suo vecchio numero sulla nuova SIM. La cosa non si sarebbe risolta molto velocemente. Ero contrariato perché non aveva voluto riprovare per avere proprio la conferma dello smarrimento. Quando mi aveva chiamato dal telefono di casa, era già ora di cena, praticamente ero a tavola. Ora non mi andava più di mangiare. Ho fatto alcuni passi in corridoio, poi arrivato al balcone pieno di verdure che coltivo da me, mi son messo a pensare se ci fosse qualche altra possibilità. Dopo alcuni minuti ho detto a mia moglie “Devo andare ! Salva la cena per quando torno”. Sono salito in macchina, con una specie di euforia, una cosa strana, stavo pensando di fare un dispetto ad un amico, ma se avesse funzionato lo avrei sicuramente fatto felice. Testardo lui, leggermente testardo anch'io.

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Edited by passocorto2 - 14/6/2014, 00:24

Ho raggiunto la zona dove lui abita, ho cercato con difficoltà un parcheggio, poi ho dovuto trovare la sua macchina, la targa la conoscevo, ma come succede alle volte c'erano altre vetture simili alla sua. Trovata l'auto, ho acceso il mio telefonino e ho cominciato a chiamarlo. Chi mi avesse visto in quel momento, avrebbe pensato che potevo essere un ladro di automobili. Avevo l'orecchio appoggiato alla carrozzeria della macchina e vi assicuro non è una cosa semplice, bisogna trovare il punto giusto perché l'orecchio si appoggi a ventosa sulla carrozzeria. Ho fatto due tentativi, non sentivo nulla, al terzo, dopo aver cambiato posizione, ecco un leggero ronzio, seguito poi dalla suoneria più forte, sempre più forte.
Mi si son spalancati gli occhi e le orecchie e ho visto un tizio che mi sorrideva, era il mio volto che si specchiava nel vetro della macchina.

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Edited by passocorto2 - 14/6/2014, 00:23

Ormai rilassato e contento di me stesso, mi son diretto verso l'abitazione del mio amico. Non c'era nessuna fretta, assaporavo un momento di piacere e nello stesso tempo pensavo a cosa gli avrei detto dopo aver suonato alla sua porta. Non mi poteva vedere a causa del cancello molto coperto ne io potevo vedere lui. E' stata una sorpresa per lui, non se l'aspettava. “ Cosa fai qua ? “ mi dice, i miei occhi dovevano sorridere in quel momento.
Un po' bruscamente gli ho detto “ dammi le chiavi dell'auto, che il telefonino è giù, lo ho già sentito !” Non poteva crederci, ne al fatto che io fossi li, ne che lo avessi trovato. Ho dovuto faticare per trovarlo, ho aperto bagagliaio e portiere, lo sentivo ma non lo vedevo. Era nero su tappezzeria nera. Alla fine l'ho individuato dietro il sedile anteriore destro e chissà come avrà fatto per arrivarci. Chiusa la macchina e recuperato il prezioso, sono risalito in casa e gliel'ho dato.
Avrebbe fatto salti di gioia, non poteva ma era visibilmente emozionato. “ Te se meriti un baso in fronte ! “ e me lo ha dato! Mi son sentito come il ragazzino che porta la bella pagella in casa. Ero allegro al ritorno a casa e ho fatto partecipe anche mia moglie del fatto, abbiamo sorriso a lungo..!

fine

ti ringrazio, scrivo di cose realmente accadute, non so, se dovessi inventarmi il tutto, come risulterebbe.

grazie , grazie..

L'orsetto e la volpe. racconto di fantasia scritto a più mani facendosi dispetti per sviare la logicità del racconto .Chi ha partecipato alla scrittura lo dichiari...heheeh)

Un giorno che non sto a dirvi quale,
un piccolo orso bruno decise che gli odori dei prati e dei boschi attorno a lui erano buonissimi . Seguendoli si era perso, non trovava più le tracce della madre e della sorellina e la notte stava arrivando scura e fredda, come sono le notti nella foresta. Aveva anche nevicato e la neve fresca aveva cancellato le tracce per fare ritorno, ma lui era un orsetto molto indipendente e non si perse d'animo. Trovato un piccolo foro nella roccia, lo aveva allargato a forza, scoprendo che all'interno c'era spazio a sufficienza per adagiarsi e fare una bella dormita. Così fece, senza pensare che in quella tana c'era già un altro ospite e che vedendolo sdraiarsi in quella che era la sua dimora, si arrabbiò non poco ! L'orsetto si prese un paio di buoni morsi alle orecchie dal padrone di casa che era un maschio adulto di volpe, poi decise di dargli una zampata che mise fine alla disputa. Così fu che dopo il litigio l'orsetto e la volpe si sistemarono vicini vicini nella tana e fecero una bella dormita. La volpe si svegliò che era giorno appena tinto, l'orsetto dormiva ancora e lei ebbe un moto di rabbia nel vedere con quanta serenità lui se ne stava nel suo sogno e un po’ gelosa, lo strattonò per svegliarlo.

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